In un edificio industriale la pavimentazione è dedicata allo svolgimento delle attività produttive, di movimentazione dei prodotti e il loro stoccaggio. Quindi un pavimento ad alta durabilità consentirà di produrre profitti, se di qualità scadente sarà di intralcio alla produzione e fonte di contenziosi gravosi.
La sua importanza è stata recepita dalla ITS SrL che ha definito i criteri da utilizzare per la progettazione, la costruzione e il collaudo dei pavimenti di calcestruzzo ad uso industriale, nel rispetto dei requisiti tecnici necessari alla corretta esecuzione di planarità, orizzontalità, deformazioni endogene, e resistenza all’abrasione o all’urto.
La Nostra società ITS, seguendo la normativa cogente e vigente ha classificato i pavimenti industriali in base al loro utilizzo, trattandone le diverse tipologie progettuali nel rispetto delle esigenze richieste dal singolo Committente con particolari attenzioni rivolte: ai carichi d’esercizio, al tipo di supporto su cui costruire, ai materiali da utilizzare, ed alle fasi operative dell’esecuzione, senza dimenticare le verifiche e controlli eseguiti da proprio staff tecnico competente.

Celle frigorifere

Sono locali ben protetti in cui il calcestruzzo fresco non subisce le tradizionali variabili meteo. I pavimenti costruiti nelle celle subiscono tensioni da flesso trazione poiché costruiti su materassino coibente. Il che richiede uno spessore minimo di almeno 15 cm di calcestruzzo e mai inferiore.
Non sussistendo cicli di gelo e disgelo non sarà necessario richiedere un calcestruzzo in classe d’esposizione XF.., ma sarà necessaria una buona resistenza a compressione quale C30/37 MPa in classe d’esposizione XD1.
Prima di mettere a regime la cella attendere che il calcestruzzo disponga di una umidità residua inferiore al 7%.
Qualsiasi sia la temperatura d’esercizio, le celle frigorifere devono essere mandate a regime lentamente ed in modo progressivo. Tanto più bassa sarà la temperatura inferiore a 0°C, tanto più lenta dovrà essere la messa a regime.
Nel caso si debba per un qualche motivo interrompere il funzionamento di una cella da -10 a -25°C portandola a 0°C, si mettano in conto dei degradi corticali. Temperature d’esercizio tra i -5 ed i -7°C  portate a 0°C  non generano rotture nel pavimento.
Nel caso di temperature inferiori a -10°C proteggere il pavimento dell’anticella o del corridoio con materiale coibente per consentire una manutenzione rapida in quanto generalmente il ghiaccio aggredisce le aree prospicienti le aperture. Vedere schizzo